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Approccio sistemico e intercultura

  • rete nazionale intercultura

    Approccio sistemico e intercultura: verso la costruzione di una rete nazionale

    L'idea di iniziare a tessere una rete comprendente counselor, mediatori e psicoterapeuti ad orientamento sistemico in ambito interculturale nasce soprattutto dalla volontà di iniziare a mantenere i contatti con gli operatori che sono stati allievi del corso annuale di Counseling, Mediazione e Terapie Interculturali di Shinui nei (fino ad ora) 7 anni di edizione. Accanto a questa idea ci sono stati anche scambi più "istituzionali", sia da parte dell'EFTA (European Family Therapy Association), che ha colto con entusiasmo l'idea di Cecilia Edelstein di lavorare nell'ottica della costruzione di una rete a livello europeo e sta programmando un convegno EFTA sul tema nel 2013, sia da parte di AssoCounseling, associazione di categoria italiana per il counseling, che volentieri accoglierebbe un gruppo di lavoro (AssoIntercultura) specializzato in tematiche interculturali (accanto ad altri gruppi di lavoro specializzati già presenti, come AssoEmergenza).

    I primi passi per la costruzione della rete sono stati mossi nella giornata di workshop di domenica 27 maggio 2012, nell'ambito del convegno "L'approccio sistemico in ambito interculturale" organizzato dall'associazione Shinui di Bergamo, a seguito della giornata congressuale del 26 maggio.

    Alla giornata di workshop hanno presentato le esperienze di lavoro in ambito interculturale una cinquantina di persone, provenienti da ben 11 regioni italiane (Val d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Trentino Alto Adige, Lazio, Sicilia) e dalla Romania, alcuni con un ambito di intervento anche intercontinentale, soprattutto in Africa e Sud America.

    Costruire e fare rete ha diverse finalità:

    1. Creare informazione, intesa come mappatura dei servizi e delle risorse presenti sul territorio, nonché delle persone fisiche
    2. Scambiare e condividere esperienze
    3. Ideare e presentare progetti che, nella loro ampiezza, possano essere finanziati
    4. Produrre documentazione

    In seguito un elenco delle decisioni prese a fine giornata:

    1) Lavoro in sottogruppi:

    Per rendere il lavoro più agevole e più mirato rispetto alle aree di intervento di cui operatori ed enti si occupano, sono stati individuati i seguenti gruppi, ai quali potete aderire per iniziare a confrontarvi con i colleghi:

    • Ambito ospedaliero: sottogruppo rivolto a chi opera in ambito ospedaliero, sia direttamente, e cioè lavorando nei reparti, sia a livello istituzionale, con consulenze e formazioni.
    • Ambito sanitario pubblico: rivolto ai servizi sanitari pubblici di base o specialistici come consultorio familiare, servizi di tutela minori, CPS, SeRT, noa, Uonpia...
    • Contesto di cura del privato o del privato sociale: ci riferiamo ai counselor, mediatori e psicoterapeuti che operano privatamente o in servizi del privato sociale in percorsi di aiuto rivolti alla popolazione migrante.
    • Mondo giovanile: rientrano in questo sottogruppo gli operatori, le associazioni o gli enti che si occupano di migranti in età minorile, di seconde generazioni, ma anche di situazioni di adozione e affido.
    • Migrazione al femminile: per i contesti in cui si lavora prevalentemente su utenza femminile.
    • Migrazione al maschile: per i contesti in cui si lavora prevalentemente su utenza maschile (settore ancora da sviluppare rispetto ai servizi esistenti per le donne).
    • Ambito internazionale: per associazioni e operatori che lavorano in contesti internazionali anche di sviluppo di progetti all'estero.

    Resta inteso che, essendo sistemici, quando parliamo di migrazione al femminile, al maschile o di seconde generazioni e così via, la famiglia rimane il punto di riferimento e non intendiamo frammentare i membri dei sistemi: parliamo invece di "punteggiatura".

    2) Documentazione

    SHINUI si occuperà a breve di produrre gli atti della giornata congressuale.

    3) Informazione, mappatura e visibilità
    • Verrà creata una pagina internet dedicata alla rete, pagina che sarà visibile a tutti, ma alla quale potremo dare anche una zona riservata per gli operatori.
    • Stiamo ancora valutando e pensando come realizzarla, potrebbe essere anche un modo per ricevere periodicamente delle newsletter che ricordino eventi e appuntamenti importanti e aggiornino sullo stato del lavoro dei sottogruppi.
    • Si aprirà un forum di discussione che possa costituire strumento di scambio, dibattito e informazione.
    • Una pagina facebook avrà più il ruolo di "vetrina" di quanto riportato nel web; inizierà con l'annuncio del convegno, fotografie e brevi annunci e continuerà con l'attività della rete.
    • Oltre al virtuale, si pensa di poter programmare delle giornate seminariali o congressuali a cadenza annuale, magari itineranti (variando cioè la sede di volta in volta, in base alle disponibilità).
    Scarica il programma del convegno:

    Download del programma Convegno Nazionale L'approccio sistemico in ambito interculturale