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Gender, genitorialità e vissuti famigliari

Gender, genitorialità e vissuti famigliari: un focus sull’area culturale del Maghreb e sui contesti migratori transnazionali

Il seminario intende proporre un primo approccio alla delicata questione del gender all’interno di culture “altre” quali le molteplici culture dell’area arabo-islamica del Mediterraneo e in particolare le culture del Maghreb e del Medio Oriente. 

Attraverso un approccio antropologico e un riferimento costante a ricerche  etnografiche  e storie di vita (tramite l’uso, nel corso del seminario, di materiale autentico e di supporti audiovisivi), sono presentate alcune esemplificazioni relative ai rapporti di genere, ma anche alla genitorialità e ai vissuti famigliari, in particolare nelle culture dei paesi maghrebini (da cui proviene la maggior parte dei migranti di origine araba presente in Italia)  e viene affrontata la tematica delle modalità con cui tali rapporti e vissuti si reinventano e si articolano nei contesti migratori contemporanei e nei vissuti migratori transnazionali.

Le questioni del genere e della genitorialità sono analizzate inoltre in relazione alle importanti dinamiche di cambiamento socio-culturale che attraversano i paesi arabi, alla luce di quei vissuti individuali e collettivi al centro di importanti trasformazioni contemporanee nella famiglia e nella società, che i recenti processi rivoluzionari e di rivolta nei paesi arabi hanno reso in parte più visibili agli occhi di tutti.

Per scaricare la locandina del seminario premere qui

Paola Gandolfi è ricercatrice presso l’Università di Bergamo dove insegna “Politiche educative nei paesi arabo-islamici del Mediterraneo”, nonché i nessi tra mobilità migratoria e processi di cambiamento culturali. Insegna inoltre “Lingua Araba - Dialetto marocchino” e “Maghreb: coordinate storico-antropologiche” presso il Master M.I.M  dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Tra i suoi principali ambiti di ricerca sono i processi di cambiamento culturali nei paesi arabo-islamici del Mediterraneo (in particolare in Maghreb) e la mobilità migratoria transnazionale euro-maghrebina. Ha svolto ricerche antropologiche pluriennali in diversi paesi arabi e in particolare in Maghreb e in Marocco.

Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali e sino al 2010 alla Rete di Ricerca d’Eccellenza Internazionale in Scienze Umane e Sociali della Maison Méditerranéenne des Sciences de l’Homme (Aix en Provence). Attualmente si occupa di interrelazioni tra cultura, società e pedagogia in Maghreb, indagando i luoghi di formazione alle “culture del cambiamento” e le interazioni tra i movimenti sociali e la produzione giovanile artistica e culturale.

Si occupa altresì delle questioni linguistiche, culturali ed educative dei figli di migranti di origine araba nei contesti migratori europei, nella prospettiva di una pedagogia contemporanea in chiave transnazionale.

Tra le sue più recenti pubblicazioni: “Rivolte in atto. Dai movimenti artistici arabi ad una pedagogia rivoluzionaria” (Mimesis, 2012), “La sfida dell’educazione nel Marocco contemporaneo” (Città Aperta, 2010), “Le Maroc aujourd’hui” (Il Ponte, 2008), “L’arabo a scuola? Progetti di insegnamento per figli di migranti nelle scuole primarie”(Il Ponte, 2006).