Corso di Mediazione Interculturale
Il corso di Mediazione Familiare Interculturale si configura come terza annualità facoltativa per i diplomati in mediazione familiare sistemica riconosciuta dall'A.I.M.S. e per i soci A.I.M.S. (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici) come specializzazione. Il corso partirà con le prime due date di sabato 9 e domenica 10 novembre e il primo modulo verrà interamente gestito da Cécilia Edelstein, ideatrice del modello sistemico pluralista.
Il corso, che affronta il tema dell'intercultura e le migrazioni, permette la riflessione e il dibattito sui temi riguardanti gli aspetti sociali, relazionali, psicologici e identitari legati allo scambio interculturale e ai processi migratori, con attenzione alle nuove realtà familiari e di coppia, al lavoro di rete sul territorio e a quello di mediazione tra i servizi.
Prevede, in particolare, di trasmettere strumenti e tecniche di lavoro in ambito interculturale e di approfondire l'approccio sistemico pluralista, sia dal punto di vista metodologico sia da quello epistemologico. Inoltre, particolare attenzione viene dedicata ad un lavoro sul sé del mediatore: propri pregiudizi, attitudini alla diversità, conoscenza della propria cultura - anche se quella dominante - ed esperienze migratorie.
Verrà rilasciato il diploma di Specializzazione in Mediazione Interculturale per i diplomati in Mediazione Familiare, mentre gli altri professionisti riceveranno un attestato di partecipazione.
Verranno richiesti crediti formativi per assistenti sociali e per avvocati.
Corso riconosciuto da A.I.M.S.
Definizione
Definizione
"La Mediazione Interculturale è un’attività professionale che si rivolge a sistemi umani (coppie, famiglie, gruppi, aziende, istituzioni), in cui convivono etnie diverse ed esiste una pluralità di linguaggi, con l’obiettivo di valorizzare le differenze, di creare un linguaggio condiviso e di risolvere in modo non violento conflitti legati all’apparente incompatibilità di culture diverse." (Edelstein, 2007)
"La mediazione familiare in ambito interculturale si occupa, inoltre, di risolvere conflitti intrafamiliari e di coppia nella popolazione migrante." (Edelstein, 2018)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Edelstein, 2020. “Nouvelles familles nées des fratries: le cas des familles réseau”, in Les défis des familles d'aujourd'hui. Approche systémique des relations familiales, Ed. De Boeck Supérieur, Louvain-la Neuve, pp. 95-112.
- Edelstein, 2018. "La Mediazione Familiare Interculturale", in Rivista di Mediazione Familiare Sistemica - n. 16/17/18, pp 73-81
- Edelstein & Sandrini, 2013. "Nuovi utenti dei Servizi sociali: la famiglia interculturale", in Storie e Geografie Familiari, Roma: Scione Editore, vol. 9-10.
- Edelstein, 2010. "Adozioni internazionali: identità mista e famiglie multiculturali", in Curare l'adozione. Modelli di sostegno e presa in carico della crisi adottiva, Milano, Raffaello Cortina Editore, pp. 55-78.
Obiettivi
Obiettivi
Seguendo l'approccio sistemico pluralista, il corso in mediazione interculturale intende favorire la riflessione e il dibattito su temi quali:
- comunicazione interculturale;
- aspetti psicologici dei processi migratori e differenze di gender;
- migrazione evolutiva e migrazione forzata
- diritti umani, pratiche antioppressive e soluzione non violenta dei conflitti;
- valorizzazione delle differenze;
- promozione dei dialoghi e delle conversazioni;
- coppie miste, famiglie multietniche e famiglie migranti;
- modelli di integrazione in una società multietnica;
- la rete sul territorio e le reti professionali nell'ambito interculturale;
- la mediazione fra servizi e con colleghi.
In particolare intende:
- offrire un ventaglio di modelli sulle modalità di mediazione familiare sistemica nell'ambito dell'intercultura;
- approfondire la conoscenza acquisendo strumenti e tecniche di lavoro nel campo;
- apprendere e analizzare il modello sistemico di riferimento nell'ambito dell'intercultura e, nello specifico, attorno alla mediazione;
- lavorare sui propri pregiudizi, sulle attitudini alla diversità, sulla possibilità di incontrare l'"Altro" in un contesto di aiuto;
- rendere i corsisti capaci di svolgere percorsi di mediazione con coppie e famiglie migranti e con le coppie miste.
Struttura
struttura
Il corso per diventare mediatore interculturale ha una durata di 180 ore di cui:
- 100 ore di teoria;
- 50 ore di esercitazione e supervisione;
- 30 ore di lavoro pratico individuale (tirocinio).
Il corso di mediazione interculturale si svolge un weekend al mese (sabato e domenica) per 10 fine settimana, da settembre a giugno. Questo consente sia un lavoro intensivo durante ogni modulo (che comprende la teoria, l'esercitazione e la supervisione sui casi), sia, a livello pratico organizzativo, la partecipazione di colleghi che arrivano da lontano. Infine, il lasso di tempo che trascorre tra un modulo e l'altro, permette l'applicazione di ciò che si vede e fa durante il lavoro pratico e di approfondire le tematiche e la pratica nelle giornate dedicate a supervisione ed esercitazione.
Orari: sabato dalle 10.00 alle 18.30; domenica dalle 9.30 alle 17.30.
Il lavoro pratico o tirocinio viene svolto in strutture, anche private, individuate dai corsisti, dopo aver esteso un progetto insieme al tutor del corso e approvato dalla responsabile scientifica.
Per il conseguimento del titolo viene richiesta una tesina sul lavoro pratico, intrecciato con la teoria, pertinente .
Destinatari
destinatari
Il corso di mediazione interculturale è rivolto ai diplomati in mediazione familiare sistemica accreditati dall’A.I.M.S. e soci A.I.M.S. e si configura come una terza annualità facoltativa di specializzazione nell'ambito dell'intercultura. E' aperto inoltre a professionisti interessati alla mediazione interculturale, quali psicoterapeuti, medici, psicologi e operatori con esperienza di lavoro in ambito interculturale. Possono accedere anche counselor diplomati ai quali il percorso viene riconosciuto (vedi Corso di specializzazione in counseling interculturale).
Docenti
DOCENTI
Cecilia Edelstein - Responsabile
Pietro Basso - Già direttore del Master sull'Immigrazione dell'Università Cà Foscari di Venezia
Andrea Carli - Presidente di sezione del Tribunale di Biella
Roberto Bertolino - Psicologo e Psicoterapeuta del centro Frantz Fanon di Torino, responsabile clinico accoglienza del progetto SPRAR del Comune di Torino – disagio mentale, giudice onorario del Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta
Contenuti
CONTENUTI TEORICI
- Aspetti psicologici dei processi migratori e differenze di gender.
- Concetti di base nell'ambito dell'intercultura.
- Le coppie migranti.
- Partorire altrove. Maternità in terra lontana.
- Contesti educativi: accoglienza, inserimento, integrazione?
- La mediazione linguistico culturale.
- Le coppie miste.
- Identità miste: implicazioni psicosocio-evolutive
- Seconde generazioni – i legami in famiglia, i legami con l'ambiente circostante.
- La mediazione familiare interculturale
- La mediazione familiare internazionale
- Badanti e famiglie italiane – una mediazione possibile.
- Immigrazione e lavoro.
- Migrazione e prostituzione.
- Migrazione e trauma.
- Minori strabieri non accompagati.
- Le reti interdisciplinari in contesti multiculturali.
- Rifugiati e richiedenti asilo nel contesto italiano. La migrazione forzata.
Oltre ai contenuti teorici, il corso prevede esercitazioni, un lavoro sul sé dell'operatore e supervisioni di casi.
Tecniche specifiche
- Il modello di lavoro di gruppo con donne migranti.
- Il modello d'intervento nella mediazione familiare interculturale
- coppie e famiglie immigrate, coppie e famiglie miste
Iscrizioni
iscrizioni e costi
La domanda d'iscrizione va accompagnata dal curriculum vitae con foto, dalla fotocopia del diploma di mediatore familiare, da un breve scritto sulle motivazioni a svolgere il corso e dal versamento di € 100 + IVA.
Potranno effettuarsi colloqui di ammissione.
La quota di partecipazione complessiva al corso è di € 1.900 + IVA con possibilità di pagamento rateale.
- I gruppi da 4 persone in su godono di uno
sconto
- di € 400 + IVA a persona.
E' possibile pagare a mezzo bonifico bancario - IBAN: IT 71 C 03336 11109 000000001701
Banca di appoggio: Banco B.P.M. (filiale di città alta)
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria.