Tesi finale di: Dottor. Fernando Torres
Relatrice: Dott.ssa Anna Consiglio
Anno di discussione tesi: 2016
Il progetto presentato dall'autore in questo elaborato aveva l’intenzione di creare uno spazio di ascolto gratuito per accogliere le persone in situazioni di difficoltà. Più precisamente, uno spazio che superi una logica assistenziale, attraverso interventi con uno stile di prossimità, che privilegi la relazione, l'accompagnamento e l’attenzione alla persona. Questo spazio vuole porsi come un punto di incontro con l’obiettivo di aiutare gli individui a stabilire relazioni costruttive, in modo da poter recuperare autonomia e fiducia in se stessi e negli altri, anche attraverso la presa di coscienza attiva delle proprie risorse e dei propri limiti.
L’autore sostiene che il counselor, in quanto figura professionale, diviene un ottimo compagno di viaggio per esplorare insieme ai clienti le difficoltà e iniziare un processo evolutivo, favorendo l’attivazione delle risorse e lo sviluppo delle potenzialità che tutti gli esseri umani possiedono.
Durante il tirocinio, l'autore si è avvalso di alcune tecniche del modello sistemico pluralista: il genogramma, il collage, le narrazioni autobiografiche e l’utilizzo delle metafore. Inoltre, ha aggiunto un ulteriore strumento, l’enneagramma, attraverso il quale il cliente è facilitato a realizzare un viaggio interiore dove può osservarsi e poi riconoscersi (nel privato, nell’intimità e nel modo di porsi nella vita). In questo modo è possibile individuare, in primis, i propri punti di forza, ma anche le zone d’ombra, che limitano le scelte, ostacolano le relazioni e il pieno sviluppo personale.
Nell’approccio sistemico pluralista, grazie al principio di inclusione, si possono adoperare una pluralità di tecniche e strumenti diversi; questo si è rivelato un vero punto di forza, che ha ampliato le possibilità di joining con i clienti, agevolando la fluidità della comunicazione e, di conseguenza, il processo di cambiamento.
Al termine del tirocinio, durato circa un anno, a dicembre 2015 è stato attivato il Centro di Primo Ascolto Caritas di Dalmine, dove funziona lo sportello di ascolto gratuito, aperto tre giorni a settimana, e in collegamento con i servizi sociali del Comune. E’ questo un traguardo e al contempo una buona base di partenza per iniziare un vero lavoro di rete tra le diverse realtà del territorio: associazioni, professionisti, Caritas e Comune di Dalmine.