Diario di Bordo - Il Genogramma
...3 anni dopo Lezione con Cecilia.
Paura di dimenticare qualcosa, ma ci provo... tutto d’un fiato!!
Prima di iniziare volevo dire che è in momenti come quelli di lunedì che mi accorgo di quanto la vita sia meravigliosa.
Quindi vi ringrazio per le vostre storie.
Ed è da qui parto... Storie.
Storie di infanzia felice, di ferite magicamente guarite. Storie di terra, di carri, di profumo di arrosto.
Storie di partenze ricorrenti, di viaggi vissuti o subiti. Storie di chi è caduto e si è rialzato.
Storie di occhi affamati e di ricchezza interiore. Di mamme in bicicletta, di pasti riscaldati e quaderni di terza in quinta elementare.
Storie di strada, di parole come coltelli affilati.
Storie di un amore resistente.
E pure storie di salami e salsicce, di moto, di tende :)
Storie di amici, di comunità e di condivisione, ma "se guardi bene, la testa siete tu, Lorella ed Emanuele".
Storie di terra e storie di mare.
Storie di chi si è perso e poi ritrovato, di case lontane, di isole strette. Storie di terremoti, di vite spezzate e dimenticate, di segreti malcelati. Di bambine d'acciaio e donne sopravvissute.
Storie di amore eccessivo, di fughe.
Ma anche storie di cordoni tagliati dolcemente, di rinascita, di pace. Storie di nomi eroici, tramandati, storie di nomi cambiati (vero Fulvio?!). Storie di porti sicuri, anche se "quello sullo sfondo no... non è il Vesuvio". Il vulcano ce l’hai nel cuore.
Storie di paura e origini negate, di piloti di guerra e di figlie innamorate. Storie di piramidi e fili tirati. Di famiglie che sfornano artisti, musicisti.
Storie di duro lavoro e dedizione, di fredde coperte di neve che proteggono la vita che sta sotto di loro.
Storie di porte sempre aperte, anche se a volte sognate chiuse.
Storie di gol arrabbiati. Di bimbi bilingue e maestre confuse.
Storie di cani da pastore vestiti da pecore nere, che piano piano riuniscono il gregge.
Storie di uomini, donne, padri e madri, prime e seconde mogli, mariti, compagni, figli di pancia e figli di cuore.
GRAZIE DI NUOVO
M.