Tutto ciò che è detto è detto da un osservatore, sostiene Humberto Maturana e l'osservatore che osserva un contesto osserva anche se stesso che osserva. La percezione della realtà è selettiva e individuale, perché è in relazione con la storia di ciascuno, con la sua cultura di appartenenza, con i suoi pregiudizi e con il mandato a cui chi osserva, in quel momento, aderisce. Osservare un contesto permette di raccontarlo, di narrare storie differenti legittimando la pertinenza e il diritto di cittadinanza dei punti di vista di ciascun attore del contesto. Lavorare sulle differenze che producono informazioni significa lavorare con la complessità, con sistemi di significato composti da un gran numero di parti che interagiscono in modo non semplice, che creano vincoli - i quali canalizzano le osservazioni e le spiegazioni in una certa direzione – e possibilità, intese come nuovi spazi di osservazione/racconto. Durante il seminario vengono esplorati, con strumenti diversi, i concetti di oggettività, verità, punti di vista, rappresentazione, aspettative, pregiudizio. Vengono proposte alcune esercitazioni. Il tema del seminario viene approfondito, in modo particolare, rispetto ai contesti educativi e famigliari.