Tesi finale di: Dott.ssa Silvia Arlini
Relatore: Dott.ssa Cecilia Edelstein
Anno di discussione tesi: Settembre 2010
Attraverso il seguente elaborato, l’autrice si interroga sulla questione temporale del counseling e di quanto, conoscere la teoria e la pratica del mestiere di counselor, è il primo passo per avviarsi verso una maggior conoscenza dei suoi confini.
Il primo capitolo è dedicato alla struttura del percorso di counseling. Vengono presentate le varie fasi del processo: dal primo incontro, ai cicli di lavoro, per arrivare alla verifica.
Il secondo capitolo si addentra in un tema tutt'altro che semplice: il distacco e la chiusura dei percorsi di counseling. La conclusione, infatti, può discendere da molteplici motivi quali obiettivi raggiunti (dove si può prevedere un incontro a distanza di tempo di follow-up), il drop-out e la necessità di un invio. In questo caso possono esserci percorsi senza fine.
Un intero capitolo, il terzo, è dedicato all'illustrazione del caso di Lisa: viene raccontata la sua storia, vengono descritti i cicli che si sono succeduti e vengono riporte le risorse e gli obiettivi raggiunti.
Il quarto capitolo è un approfondimento delle tecniche utilizzate, sia nel percorso con Lisa, sia in altre situazioni. Il filo conduttore resta la storia di Lisa, con la quale si riportano esempi delle tecniche utilizzate per analizzare il caso con un linguaggio relazionale sistemico. Si leggerà del joining, del reframing, dell'intensity, dell'universalizzazione, dell'ipotizzazione; viene approfondito inoltre il tema dell'intervallo tra le sedute, della circolarità delle relazioni, per uscire dal pensiero lineare causa-effetto. Vengono analizzati, infine, l'aspetto delle domande, della co-costruzione responsabile e della compartecipazione emotiva.
L'ultimo capitolo è quello che dà il titolo all'intera tesi: il tempo, il tempo del counseling, i tempi nei colloqui di counseling e i tempi nel caso di Lisa. Vengono argomentate e dimostrate le scelte nel fare con Lisa un percorso di counseling e viene descritto il lavoro in atto per confermare e sottolineare le differenze da un percorso di psicoterapia.