Shinui Centro Di Consulenza Sulla Relazione Scuola Di Counseling Sistemico Pluralista Corso Di Mediazione Familiare
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Scuola triennale di Counseling Sistemico Pluralista (Matisse)
Scuola triennale di Counseling Sistemico Pluralista (Matisse)

Scuola di Counseling Sistemico Pluralista.

La Scuola triennale di Counseling Sistemico Pluralista è una delle prime scuole avviate in Italia e promossa dal Centro Shinui. Nel 2025 compirà 25 anni e vorremmo omaggiare questa edizione, dopo tre inediti anni di pausa, con una partenza speciale. La scuola di Counseling è costantemente attenta ai criteri di riconoscimento fissati dall'associazione di categoria di appartenenza, Assocounseling, e si adegua ai requisiti richiesti dalla normativa della professione a livello nazionale ed europeo.

Per la precedente edizione CROAS Lombardia ha riconosciuto 44 crediti formativi e 1 credito di natura deontologica o di ordinamento professionale per gli Assistenti Sociali. E’ in corso la richiesta di accreditamento anche per questa edizione

Chi si diploma presso il Centro Shinui, al termine del suo percorso può richiedere di iscriversi ad AssoCounseling (previo superamento di un esame di ammissione) in qualità di counselor professionista. L'iscrizione ad AssoCounseling associazione professionale di categoria presente negli elenchi del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ai sensi della Legge 4/2013, prevede il rilascio dell'attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi in counseling, anch'esso ai sensi della già citata Legge 4/2013 (cfr. artt. 4, 7 e 8).

Il Corso triennale di Counseling del Centro Shinui offre il diploma di Counselor ad orientamento sistemico pluralista al termine della discussione della tesi ed è riconosciuto da AssoCounseling (Associazione Professionale di Categoria).

Corso riconosciuto da
Assocounseling

Assocounseling

Definizione

DEFINIZIONE DI COUNSELING SISTEMICO

Counseling Sistemico: Scuola e Corso di Formazione

Il pensiero sistemico nasce negli anni Trenta negli Stati Uniti come teoria, con la "Teoria Generale dei Sistemi" di Ludwig von Bertalanffy, e si sviluppa negli anni Cinquanta come un approccio specifico, inizialmente focalizzato sulla famiglia e la coppia. Condivide i presupposti della "Terza Forza" (umanesimo, esistenzialismo e Gestalt), ma si differenzia per il suo focus sulle relazioni anziché sulla singola persona, con particolare attenzione all'ambiente, all'ecologia e all'interconnessione tra tutti gli elementi in rete. Questo approccio abbandona il pensiero lineare di causa-effetto per adottare un pensiero circolare.

Il nuovo paradigma del counseling sistemico incorpora:

  • Una visione olistica del mondo, visto come un insieme integrato di parti interagenti.
  • Una visione ecologica che riconosce l'interdipendenza di tutti i fenomeni, sottolineando come gli esseri viventi incidano sui processi ciclici della Natura e ne dipendano.
  • Una visione processuale che osserva i sistemi in equilibrio e in continuo divenire.

Questi tre elementi collaborano per costruire uno sguardo che valorizza l'eredità del passato, la dinamicità del presente e l'ipotizzazione di scenari futuri. Le parole chiave fondamentali includono sistema, ruoli, confini, famiglia, generazioni, comunicazione, relazioni e paradossi.

L'approccio sistemico, emerso inizialmente sulla costa Est e Ovest degli Stati Uniti, ha dato vita negli anni Settanta in Italia a una seconda generazione, particolarmente a Roma e Milano, che si è poi diffusa in tutto il mondo. Le scuole sistemiche in Italia hanno parole chiave specifiche: il Milan Approach si focalizza su ipotizzazione, circolarità, neutralità, domande; mentre l'approccio di Roma include genogramma, trigenerazionale, scultura familiare, emozioni e affetti.

Negli anni Ottanta e Novanta, in un periodo post-moderno, si sviluppa una nuova consapevolezza culturale e sociale. Questo periodo ambisce a un regime democratico ed equo, che restituisca dignità a ogni partecipante. Il linguaggio diventa lo strumento principale per raggiungere gli obiettivi democratici, riconoscendo la soggettività della realtà come prodotto della negoziazione tra i significati attribuiti dai partecipanti allo scambio comunicativo, inaugurando l'era del sociocostruzionismo.

Nasce così l'approccio narrativo nel counseling sistemico, che riconosce la forma e la struttura narrativa del pensiero umano. Si enfatizza l'importanza della molteplicità dei punti di vista, ampliando la prospettiva delle storie e co-costruendo narrazioni che offrono maggiore libertà e autonomia. Si introduce la dimensione del ricordo e della memoria, delle aspettative e dei desideri, con un racconto vissuto nel presente che può modificare le emozioni rispetto al passato e al futuro.

Infine, non esiste più un modello normativo e ideale, ma un modello pluralista che considera i diversi approcci sistemici con le loro caratteristiche e funzioni. Le parole chiave di questo modello includono pregiudizi, premesse, parità, co-costruzione, storie, narrazioni, autobiografia, memoria e orizzonti possibili. Negli anni Novanta, emerge la terapia sistemica individuale oltre a quella familiare e di coppia, con i presupposti costruzionisti che aprono la strada al counseling sistemico, arricchendo ulteriormente questo approccio.

Le scuole di counseling sistemico offrono vari corsi, ciascuno con elementi comuni: lavorano per raggiungere un cambiamento desiderato e contrattato tra professionista e cliente, soffermandosi sulle relazioni e valorizzando sia l'individuo che l'ambiente circostante.

Edelstein, aprile 2009 (per sito SICIS).

Counseling sistemico pluralista

Il modello sistemico pluralista ideato da Edelstein e sviluppato insieme allo staff docenti del Centro Shinui considera e include diversi approcci delle scuole sistemiche anziché focalizzarne uno o due singoli: milanese (Boscolo e Cecchin), costruzionista e narrativo (post-moderno), strutturale (Minuchin) e comunicativo-umanista (Satir), trigenerazionale (Andolfi). In questo modo la complessità viene considerata anche attraverso l'attenzione alle semantiche e al verbale, allo spazio, al corpo e alle emozioni. La narrazione nasce nelle parole, ma anche attraverso tecniche espressive come il collage o la scultura umana. La formazione offre dunque un ampio ventaglio di approcci delle due Sponde, considerati fino a non molti anni fa antagonisti.

L’approccio sistemico pluralista non solo include approcci differenti potendo attuare delle scelte in ogni singola situazione (per esempio, lavorare con il corpo, con lo spazio e con le emozioni o con storie narrate nella conversazione?). I membri dell’équipe del Centro Shinui hanno sviluppato negli anni un ambito e una modalità di lavoro che integra i due filoni: La narrazione nelle tecniche espressive non verbali

In contesti non strettamente clinici, il counselor ad orientamento sistemico-pluralista opera concentrando l'attenzione sulle relazioni; si avvale degli strumenti della comunicazione - verbale e non - per valorizzare le risorse dei diversi sistemi nei contesti di riferimento, per facilitare le evoluzioni trasformative e i processi di cambiamento. Particolare attenzione viene posta ai processi emotivi e alla relazione fra counselor e cliente.

Riferimenti bibliografici

    • Edelstein, 2019. "L'approccio sistemico pluralista. Un'inclusione possibile", in Riflessioni sistemiche, volume 21, rivista elettronica ad accesso libero. ISSN 2281-3373. http://www.aiems.eu/archivio/files/rs21.pdf
    • Edelstein, 2007. Il counseling sistemico pluralista. Dalla teoria alla pratica, Trento, Edizioni Erickson.
    • Edelstein, 2007. "La complessità del metodo narrativo" in Raccontarci per capire. Storie di affido, di adozione, di relazioni. Libro pubblicato a cura dell'Associazione FamigliAperta Onlus e finanziato dalla Regione Lombardia, pp. 14-28.